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FORSE QUEL PESO NON VUOI PERDERLO

Probabilmente questo discorso ti darà fastidio.

Ed è un bene se ti da fastidio, perchè significa che ti fa bene. Un po’ come quando tua madre ti metteva l’acqua ossigenata sulla ferita, diceva che se ti brucia significa che ti farà guarire.

Per perdere peso devi essere pronto a lasciarlo andare.

Massì, lo dice la parola stessa: perdere peso.

Non sei mai disposto a perdere qualcosa a cui sei molto legato. Pensaci: le cose che perdi perchè hai la testa per aria, sono cose che infondo  puoi anche perdere. Oppure le cerchi come un pazzo, finchè non le ritrovi. E poi ci sono cose che non sai più dove sono, che fine hanno fatto.. e va bene così, perchè infondo non ti interessano più.

Non puoi perdere peso se a quel peso ci tieni troppo.

Magari è ciò che ormai ti definisce, hai passato tutta la tua esistenza ad essere quella in sovrappeso, o a litigare con te stesso, o a piangerti addosso perchè sei quello che a causa del peso non può realizzare i suoi sogni.

Cosa succederebbe se ad un certo punto non avessi più quel grasso in eccesso che ti definisce? Chi saresti allora? Se non potessi più fare la vittima per la crudeltà del mondo contro di te e dovessi infine rimboccarti le maniche per ottenere veramente ciò che vuoi?

Sì lo so, sembra un discorso bastardo ed insensibile, ma non è questo che voglio trasmettere. Anzi: è proprio come quella ferita che deve essere disinfettata per guarire.

Guardati allo specchio e chiediti cosa succederebbe se all’improvviso non avessi più questo problema. Di che cosa avrei paura allora?

Se adesso il tuo problema è legato al peso, e ti affanni per risolvere questo, e tutta la tua energia è rivolta a questo.. se domani ti svegliassi e fossi esattamente come sogni di essere, quale altro reale problema della tua vita dovresti affrontare?

La solitudine?

L’insoddisfazione?

La paura?

Non sto dicendo che non devi perdere peso, o che devi smettere di provarci e di lottare per questo tuo obiettivo.. anzi. Ti esorto a chiederti se sei pronto a lasciare andare veramente questi chili. Se sei pronto a dare loro meno importanza di quello che hanno, perchè ci sono cose più importanti che ti aspettano. Se sei pronto a lasciarti alle spalle ciò che fino ad ora ti ha definito, e ti ha offuscato dall’affrontare il reale problema.

Sei realmente pronto a lasciar andare quei chili in eccesso, e lavorare sul reale problema?

Perchè se non lo sei, quei chili li puoi anche perdere.. ma come un pazzo li cercherai finchè non li ritrovi.

Rischieresti di sentirti “nudo” e senza protezione, se questo peso ad oggi ti sta proteggendo dal mondo esterno. O magari l’hai ripetuto così tante volte che “se avessi più stima di me” lascerei mio marito o mia moglie, lascerei questo lavoro o questa vita.. e cosa succede se poi dimagrisci davvero?

O ancora.. e se non cambiasse nulla? Tipo che sei convinto di non trovare l’amore della tua vita per via del peso, o della bassa autostima, ma anche una volta raggiunto il peso ideale, tu non avessi quell’autostima che ti hanno promesso? O peggio ancora, l’autostima ti viene, ma l’amore non arriva comunque.

Non voglio spaventarti, ma al contrario, voglio evitare che continui ad auto-sabotarti, per poi “accusarti” di essere un fallito.

Se sei pronto a perdere questo peso, se senti di non avere più bisogno (o voglia) di questo strato protettivo, e se non vuoi solo un aspetto esteriore diverso, ma vuoi essere una persona diversa, più felice.. allora il percorso che ti serve non ha a che fare solo con il cibo, i grammi o le calorie, ma passa attraverso una crescita personale più profonda.

Sì, la strada è un po’ più lunga, ma è senza dubbio più entusiasmante.

Come un viaggio che invece di un week end dura un mese intero. Un viaggio dal quale torni diverso, arricchito dentro e più leggero fuori.

Un viaggio dove amerai perdere ciò che non ti piace, perchè lascerà il posto a quello che avrai ritrovato:

TE STESSO.

fiore tra le pietre

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RIPARTI DA TE!

FINALMENTE IL CORPO CHE SOGNI, PER SEMPRE!

Se ogni volta che ti guardi allo specchio, poni l’attenzione solo sul viso, perchè dal collo in giù non riesci più a guardarti…

Se odi fare le foto, e quando ne vedi una dove ci sei noti solo i tuoi difetti, e la differenza con gli altri…

Se ogni volta che ti devi vestire è una tragedia, passi ore a provarti tutto l’armadio, per poi mettere sempre le solite cose, nere..

Se ti senti pesante, fisicamente e mentalmente, fai fatica nei movimenti, ti viene il fiatone per pochi gradini, e vivi il tuo corpo come un ingombro, dal fare ciò che vuoi, dall’essere chi sei..

Se infondo tutti ti dicono che non stai così male, che ne hai fatto una mania, ma loro non lo vedono che stai male dentro, che non ti piaci, che non ti senti mai abbastanza e la tua autostima è sotto i piedi..

Se ti riconosci in una delle frasi precedenti, allora sei anche una persona che probabilmente CI HA PROVATO UN MILIONE DI VOLTE, ti sei messo a dieta, ma dopo un po’ hai mollato e magari perso il risultato tanto sudato.

SE sei arrivato fin qui è perchè ancora stai cercando una SOLUZIONE..

E io sono qui proprio per questo!

“Sì immagino”, penserai, “questa l’ho già sentita!”

E invece NO, è impossibile, perchè il mio metodo, VOLERSI BENE, è qualcosa di rivoluzionario: non è l’ennesima dieta ipocalorica, restrittiva e uguale per tutti, che ti promette i miracoli.

Questo è un VIAGGIO meraviglioso PER DIVENTARE LA PERSONA CHE VUOI ESSERE, dentro e fuori.

Io ti insegno quello che ti serve avere nello zaino in questo cammino, ti aiuto a muovere i primi passi, e ti indico la via.. per raggiungere la meta: Piacerti fuori e Amarti dentro.

Ora tocca a te: RIPARTI DA TE!

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… COSA HAI FATTO FINORA..

Generalmente chi non si piace e vuole migliorare il suo fisico decide di fare una nuova dieta, di fare dei cambiamenti nelle abitudini, sperando di vedere dei risultati estetici quanto prima… con l’obbiettivo di tornare ad avere autostima, di piacersi allo specchio e piacere agli altri, e infine stare bene con se stessa/o.

Probabilmente questa è la strada che hai seguito anche tu, o pensi sia l’unica. E sei stai leggendo immagino che non abbia funzionato, o se l’ha fatto, è probabile tu non sia riuscito a mantenere il risultato nel tempo.

Un grande, Albert Einstein, diceva:

“È da pazzi pensare che le cose cambino se continuiamo a fare le stesse cose!” 

Quindi c’è bisogno di fare qualcosa di diverso per ottenere qualcosa di nuovo… ecco perchè io parlo di inversione del paradigma! Dimagrire, cambiare il tuo fisico, per poi stare bene con se stessi è ciò che hai fatto fin’ora.

Io ti propongo qualcosa di completamente diverso: prima stai bene con te stesso, poi dimagrisci e migliori il tuo aspetto fisico. Ma soprattutto lo mantieni perchè sarà una conseguenza logica e non forzata!

.. COSA FARAI D’ORA IN POI..

RIPARTI DA TE è un evento dal vivo di 3 giorni che ti insegnerà ad amarti e a decidere davvero per te stesso e soprattutto ti porterà ad ottenere finalmente l’autostima che ti fa vivere la tua vita al massimo.

È un PERCORSO UNICO NEL SUO GENERE, perchè non parla di diete, di cibo e di rinunce, ma affronta LE TRE AREE FONDAMENTALI per raggiungere non solo l’aspetto fisico che desideri, ma anche un rapporto sano con il cibo e un’equilibrio psicologico per essere sempre sicuro di te.

Questo perchè io,  Veronica Bernardi, trainer e ideatrice di questo corso, sono contemporaneamente preparata in tutti i campi, in quanto Biologa Nutrizionista, Istruttrice Fitness e Life Coach. Quindi non dovrai rivolgerti a 3 figure professionali diverse, spendendo soldi ed energia, e spesso aggiungendo tanta confusione se le tre persone non sono sintonizzate.

.. COSA SUCCEDERÁ DURANTE “RIPARTI DA TE”

RIPARTI DA TE è un corso in aula, dal venerdì pomeriggio alla Domenica pomeriggio, dove si farà un po’ di teoria, molti esercizi pratici, e si vivranno esperienze concrete di cambiamento interiore.

  • imparerai i passi giusti e pratici per dimagrire o modellare il tuo corpo in modo sano ed equilibrato ma soprattutto duraturo nel tempo, basato su un metodo scientifico e SENZA L’USO DI DIETE PARTICOLARI, polverine magiche o barrette che costano quanto una cena di pesce.
  • Conoscerai i meccanismi bio-fisiologici e psicologici che stanno dietro alle diete, che ti hanno fatto fallire o rinunciare prima di iniziare.
  • Imparerai a riconoscere lo schema mentale che ti blocca nel raggiungere il risultato che vuoi, e scardinerai le tue convinzioni limitanti, così da liberare finalmente il tuo potenziale.
  • Oltre all’aspetto nutrizionale, andremo a lavorare sulla parte psicologica, ad un livello più profondo, con un supporto costante sia emotivo sia motivazionale.
  • Imparerai a creare un piano alimentare adatto a te, diventando il “Nutrizionista di te stesso”, non dovendo più seguire delle regole imposte da altri, e allo stesso tempo senza il rischio di fare degli erroracci che ti si riverseranno contro!
  • Imparerai a gestire il rapporto con il cibo senza doverlo più dividere tra amico e nemico, sarai in grado di controllare il bisogno di abbuffarti, il rapporto con il tuo corpo, senza odiarlo per alcuni difetti ma amandone ciò che lo rende unico, e le emozioni con gli altri, imparando a trasformare un giudizio pesante in un consiglio costruttivo!
  • Avrai modo di confrontarti con persone simili a te, e le storie di altre persone ti saranno di grande aiuto. Si creeranno nuove amicizie , una rete di persone che hanno come obbiettivo quello di imparare a Volersi Bene, che sono prive di giudizio e piene di amore, che ti sosterranno, ti capiranno, e diventeranno la tua società , che altro non ti vorrà se non felice.
  • Dopo questi 3 giorni di corso sentirai di aver acquisito una sicurezza in te stesso non solo legata all’estetica, ma soprattutto legata a quella forza interna che nessuno ti potrà più portare via.

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PER CONCLUDERE.. 

Una serie di regole alimentari non serve a nulla se come principio base non segui la regola di stare bene con te stessa/o e soprattutto di Volerti Bene: questa è la droga più potente che abbiamo per vivere al meglio, e dipende tutto da te! Riparti da te, nel migliorarti fuori ma anche dentro. Impegnati per riempire ogni giorno di vita, e non la vita di giorni, vuoti, tutti uguali, con l’umore nero.

Altrimenti si rischia di vivere sempre arrabbiati e scontrosi, con noi stessi e con gli altri, allontanando le persone attorno a noi. La vita è solo una, è un’opportunità unica e favolosa per vivere alla grande, provare emozioni, dare e ricevere amore, realizzare qualcosa di unico, lasciare il segno, anche solamente nelle persone che incontriamo.

Parafrasando Mark Twain:

“Nella vita si nasce due volte: la prima quando si viene al mondo, la seconda quando ti rendi conto che non stai vivendo la tua vita al meglio”.

Quindi basta, questa è la tua vita: non sprecarne un giorno in più. Alzati, fai il primo passo: il traguardo è Volersi Bene.

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Se pensi…

  • Se pensi: non è il momento, vai oltre alla tua paura, se aspetti il momento giusto non cambierai mai! Se non ora, quando?

 

  • Se pensi andrà come le altre volte, ricordati che questo è un percorso totalmente diverso da quello che hai fatto fin’ora, e che per ottenere qualcosa che non hai ancora ottenuto devi fare qualcosa che non hai ancora fatto! Sono certa che questo evento ti cambierà la vita.

 

  • Se pensi non ho tempo, allora ti stai lasciando sfuggire la vita di mano. Ricordati che a decidere sei tu! E il tempo in questo momento lo stai sprecando vivendolo in modo infelice.. questa è la tua vita, cosa stai aspettando?

 

  • Se pensi non ho soldi, costa troppo, devo lasciare i figli per 2 giorni, devo chiedere ferie al lavoro..esprimi il tuo perchè: chi vuole davvero raggiungere un obbiettivo trova un modo, gli altri, una scusa.

 

Questo è un investimento per la tua vita intera, ti tornerà per sempre, stai investendo sulla cosa più importante della tua vita: te stesso! In un unico percorso trovi tutto, e arriverai ad aiutare te stesso e gli altri! Ascolta le voci che hai nella tua testa, decidi a che voce dare ascolto.

Chiediti se la scelta che stai facendo oggi ti avvicina

alla persona che vuoi essere domani.

RDT abbraccio e manina

Avere un obbiettivo fa paura, perchè ci fa pensare al futuro, e guardare al futuro fa guardare al passato, e questo implica provare a cambiarlo, o almeno accettarlo. Se rimani bloccato nel passato non andrai avanti.

Ma fa ancora più paura pensare di sprecare la vita senza viverla al massimo, e arrivare un giorno ad avere rimorsi e rimpianti! Sogna in grande perchè troverai in te risorse che non immaginavi di avere!

 

PER TUTTE LE INFO, I PREZZI, LUOGO, DATE => clicca qui RIPARTI DA TE!

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Perchè le diete non funzionano?

Ma soprattutto, perché spesso di fanno delle diete, sacrifici e rinunce, e di solito i primi risultati si vedono, e ci illudono che andrà alla grande, ma poi qualcosa va storto?

Dopo un po’, a volte per pigrizia, molto più spesso arriva una festa comandata, il mese pieno di compleanni, o quella giornata “no” e la voglia di qualcosa di buono.. o magari c’è il collega che porta le pastine al lavoro, e hai il vassoio lì davanti al naso che sussurra il tuo nome… e niente, si CEDE, ci si concede uno SGARRO, che diventa l’inizio della fine.

E da lì è tutta una conseguenza:

“Massì, per stavolta, non sarà questo a rovinare il risultato!”

“Ok, stasera mi concedo questa cosa, ma da DOMANI, mi rimetto seria!”

“Eh vabbè, senti, la vita è una e va vissuta, questo è un piacere e tanti saluti!”

“Ecco, adesso è andata, tanto lo sapevo, sono sempre la solita, cosa mi potevo aspettare di diverso! IO SONO FATTA COSì, non sono costante, dopo un po’ mollo!”

“Ormai, meglio se smetto di provarci. Tanto comunque non devo piacere a nessuno.”

“Pazienza, è anche ora che inizio ad accettarmi per come sono, e se non vado bene agli altri è un problema loro.”

Ma se a stare male nel tuo corpo sei tu, allora è un problema tuo. Se a non avere un rapporto sano con il cibo sei tu, allora è un problema tuo. Se il tuo umore è influenzato dalla tua paura del giudizio degli altri e ti vivi male ogni situazione sociale, allora è un problema tuo.

E così non importa se la dieta era quella giusta, se il professionista era bravo o meno, se hai pagato tanto o poco, se l’hai fatto per indossare il costume questa estate o per le foto al matrimonio, finisce sempre allo stesso modo.

Che quello che rimane è un senso di FRUSTRAZIONE enorme, che ricade sempre e solo su di te.

UNA DIETA CHE FUNZIONA ESISTE PER DAVVERO, ma non è la dieta di per sé a funzionare, quanto il tuo atteggiamento verso la dieta.

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Se ormai hai collegato la parola “dieta” a qualcosa di negativo, il tuo cervello farà di tutto per evitarti di ricominciarne una nuova, cercando in ogni piccola scusa un motivo per mollare. Oppure se sei convinto che “tanto va a finire come le altre volte”, il tuo cervello farà di tutto per confermare questa regola e darti ragione. Non devi viverla come un’imposizione, qualcosa deciso da qualcun’altro, dove la parola d’ordine è RINUNCIA, ai piaceri della vita, spesso a favore di qualcosa che di piacevole non ha assolutamente nulla. Se la vivi come una parentesi della tua vita che non vedi l’ora che finisca, il tuo cervello farà in modo che finisca il prima possibile, non importa l’esito finale.

Quindi:  UNA DIETA FUNZIONA SE SENTI CHE È UN PERCORSO PER MIGLIORARE TE STESSO

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Ti sei chiesto veramente qual è il tuo OBBIETTIVO? Cosa vuoi ottenere? Un risultato estetico, un numero, un miglioramento generale della salute, entrare in un vecchio jeans, sentirti più energica e attiva, o avere uno stile di vita sano e mantenerlo nel tempo? Trova la tua risposta. E poi chiediti: Perchè lo vuoi ottenere? A che cosa è collegato? Eh lo so, qui bisogna andare un po’ in profondità, vi verrà da rispondere le cose più “ovvie”: voglio stare bene con me stessa, avere più autostima, essere felice. Risposte che non dicono niente. C’è una risposta UNICA, fragile, sincera, che spesso fa emozionare, che tocca le corde più sensibili, che ha il volto di qualche familiare o che ti porta indietro nel tempo. Spesso è difficile ammetterlo a se stessi, figuriamoci esprimerlo a voce alta! Quando la risposta ti smuove qualcosa dentro, chiediti quanto è importante per te su una scala da 0 a 10. E solo se la risposta è 10, la dieta funzionerà.

Quindi: UNA DIETA FUNZIONA SE HAI CAPITO VERAMENTE COSA VUOI

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Nella maggior parte dei casi ti senti COSTRETTO a fare attività fisica, perchè “bisogna”, e serve “FORZA DI VOLONTÁ”, perchè è dura quando il divano ti chiama. Ti senti di dover dire di no agli amici che ti chiedono di uscire, sei quello che mangia diverso durante una cena. E ti racconti che è una rinuncia che vale la pena fare. Lo fai per ottenere un risultato che ti renderà sicuramente felice, ma nel mentre la strada è lastricata di tristezza e le trappole sono dietro l’angolo, quindi ansia, paura e sensi di colpa sono i tuoi compagni di viaggio. Rifuggi dalle occasioni di tentazione, e cucini cose diverse per te rispetto al resto della famiglia, dovendo così anche “perdere” tempo a fare tre pentole. E pima o poi ti sentirai estremamente stanco, E infelice.

Quindi: UNA DIETA FUNZIONA SE MENTRE LA FAI SEI FELICE.

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Sì, credimi, è possibile!

Fatte queste premesse, il vero Nutrizionista di te stesso puoi essere solo tu, perchè non può esistere una regola uguale per tutti, perchè ognuno ha la sua vita, i suoi impegni, le sue passioni, il suo lavoro e il suo tempo libero.

Puoi senza dubbio imparare a “mangiare bene”, quindi a combinare bene i cibi tra loro, a scegliere l’alimentazione più adatta a te e alle tue esigenze, ad abbinarci l’attività fisica giusta per te e il tuo obiettivo, ma che sia anche “ecologica” con la tua vita e gli impegni, di lavoro e familiari. Puoi imparare quali sono i meccanismi biochimici e fisiologici che controllano il metabolismo, che possono essere grandi alleati o bastoni fra le ruote. E infine, la cosa che di sicuro non trovi scritta nei libri e che nessuno finora ti ha insegnato, puoi e devi imparare ad avere un rapporto sano con il cibo, che significa amarlo, ma anche riconoscere quando è semplicemente energia per il corpo, e godersi ogni piacere quando invece c’è da festeggiare, senza sentirti in colpa. Potrai imparare a riconoscere le emozioni che il cibo ti provoca e a diventarne padrone, e non a sentirti in balia delle decisioni che partono dalla pancia, o dal cuore.

biscotti su e giù

Il cibo è fondamentale per vivere, devi mangiare per almeno 3 volte al giorno, con tutti i suoi pro e i suoi contro, e tutte le emozioni che suscita in te. È meglio imparare a conviverci, perchè se la vivi come una lotta, a perdere sarai sempre tu. Se invece smetti di vivere il cibo come un nemico, e crei una relazione di serenità, non ci saranno vinti o vincitori, ma ci sarà benessere e amore per te stesso.

Vieni alla serata _ LA DIETA CHE FUNZIONA_ per scoprire di più, e chiedi informazioni per il corso _CIBO-CORPO-EMOZIONI_ dove imparerai finalmente a rapportarti con il cibo in un modo totalmente nuovo, sano e soprattutto utile per raggiungere i tuoi obbiettivi estetici, e il Volerti Bene davvero!

 

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SOS NATALE : prima – durante – dopo

Una delle domande più frequenti per il mese di Dicembre:

“Come mi comporto sotto Natale?”

E i miei pazienti mi guardano con gli occhioni trepidanti, come se attendessero quel CONSIGLIO magico, quella formula segreta che li farà rimanere in forma anche se si abbufferanno di Pandoro e crema Chantilly.

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Come sempre, giusto per mettervi l’anima in pace, vi annuncio che non c’è nessuna formula magica.

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(Se però sei interessato a scoprire il rimedio per eccellenza, quello che funziona senza ombra di dubbio, fra un mesetto circa pubblicherò un articolo ad hoc).

Come ripeto sempre, non c’è una verità assoluta, ogni consiglio va cucito addosso alla persona, alla sua situazione, e non di meno, al suo obiettivo.

DIPENDE.

COSA VUOI?

  1. Dimagrire perché a Gennaio vai in Crociera?
  2. Non far saltare il bottone dei pantaloni a fine cena?
  3. Limitare i danni, che se metti su un chilo è un gran traguardo, rispetto alla media di + 3 kg degli scorsi Natali?

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Queste risposte poi vanno incrociate, a mo’ di matrice, con la tua “tipologia” di persona:

  1. Palestrato fissato o Fitness Addicted
  2. Dovrei perdere qualche chilo ma mi ci metto in primavera, o quando tutti gli astri si incroceranno e avrò un sacco di tempo libero per me, o quando avrò Saturno in transito.
  3. Punto da sempre sulla simpatia, ma ultimamente gli esami del sangue sono poco simpatici

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Infine, bisogna valutare il caso specifico: “GIORNO DI NATALE”, essendo un termine un po’ troppo vago. Sei del tipo:

  • “Noi si va al ristorante il 25 a pranzo, non compro Panettoni e i giorni in mezzo praticamente lavoro!”
  • Pranzi e cene dal 24 al 26 Dicembre, un tutt’uno, riscopri parenti che avevi dimenticato esistessero, e poi si cercano le ricette per trasformare un Pandoro in qualcosa di doppiamente calorico, così, “giusto per smaltirlo”.
  • Tra cene aziendali, Reunion con i compagni delle medie, le amiche del Pilates e il gruppo mamme, Natale significa dal 7 Dicembre al 7 Gennaio.

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Bene, chiarito il tuo IDENTIKIT, ti lascio delle indicazioni “che vanno bene per tutti”, solo per rimarcare il fatto che è sempre tutto relativo.

PRIMA DI NATALE:

Cerca di mangiare sano, non serve fare il Ramadan per poi abbuffarsi per 3 giorni di seguito. Evita le cose in più, i dolci “coccola” o le uscite al Fast Food “che una volta al mese che male fa”, preferite un sushi senza troppi fritti o un polletto ai ferri. Vietata la frase “tanto ormai è Natale”, perché Natale a casa mia è il 25 Dicembre. Anzi, se ti presentassi alle porte del Natale con mezzo chilo in meno sarebbe tutto di guadagnato 😉

DURANTE IL NATALE:

Se preferisci i formati video vai a vederteli tutti, li ho registrati l’anno scorso. Ecco qui un esempio del primo consiglio:

In breve:

  • EVITA L’EVITABILE: grissini, pane, antipasti fingerfood, il grana sul risotto o sulla lasagna.
  • VIETATO IL BIS: anzi, se c’è un bis di primi, o ne scegli uno o dimezzi le porzioni di entrambi (poi dipende se sei in un ristorante super lussuoso che ti fa andare a casa con la fame, o se le porzioni le fa la nonna che ti vede sempre sciupato).
  • DATTI UN CONTEGNO: tra dolci, pandori e panettoni, crema al mascarpone, cascata di cioccolato, sorbetto, frutta, frutta secca, cioccolatini vari, grappetta e caffè corretto.. insomma un po’ di amor proprio.
  • BEVI ACQUA! Il famoso “riempirsi la pancia di acqua” trova la sua rivincita solo in queste occasioni. Mettiti una bottiglia d’acqua, possibilmente naturale, davanti e sorseggiala tra un boccone e l’altro: mangerai un po’ meno e ti godrai meglio il gusto della tua pietanza. Occhio al vino, perché contiene zuccheri e quindi calorie. Insomma, il vino non è acqua!
  • Questo mi sembra proprio un buon giorno per FARE DUE PASSI! Tempo permettendo, senza finire in ipotermia o con la digestione bloccata per 5 giorni, dopo aver mangiato (almeno un’oretta, anche due, e belli imbaccuccati) fatevi una passeggiata. Solo per stavolta va bene anche una cosa stile “Abano centro” o “vetrine dei negozi”. Purché non si diventi un tutt’uno con la mobilia di casa, tra sedie-divano-letto.

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IL DOPO (sempre rimanendo legati al tema “giorno di Natale”)

L’ALTRO PASTO: il famoso pranzo se si fa la cena di Natale, o la famosa Cena se sono stato seduto a mangiare fino alle 16;30.

Niente panico, e soprattutto niente “salti”: il consiglio è quello di stare leggeri, o con un passato di verdure e un cucchiaio di grana o ricotta, o con un secondo di carne bianca o pesce, qualche verdura e una fetta di pane. Saltare il pranzo per poi arrivare a cena super affamati non serve a nulla. (Ricordo che se manca lo zucchero nel sangue per più di 3-4 ore, il corpo produce CORTISOLO: ormone dello stress che fa ingrassare, rallentando il metabolismo).

Ecco, magari salta gli spuntini, a metà mattina, o quello del pomeriggio se poi la cena inizia alle 19.

Invece se il pranzo è finito alle 17, alla sera va bene uno yogurt, o il passato di verdura.

Io eviterei il tè con i biscotti, o la terza fetta di pandoro della giornata, o una cioccolata calda!!!  Lo so che per voi questo equivale a “saltare le cena”!!!! Mi dispiace deludervi.. ma meglio un pasto completo a quel punto!!!

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PER TUTTI I GIORNI IN MEZZO

Consiglio spassionato davvero per tutti: evitate la colazione dei giorni successivi con Pandori/Panettoni avanzati, perchè una fetta ha quasi 400 kcal di grassi (zuccheri e burro) quindi è difficile restare a regime se al mattino si parte con questa botta di calorie!! Almeno dimezza la fetta!

E poi sapete che vi dico, che faccio così fatica a generalizzare, perchè generalizzare è sempre sbagliato. (Non posso dire sempre, perchè sarebbe un generalizzare, ma insomma, quasi sempre)

Quindi DIPENDE.

Dipende da CHI SEI,

dipende da COSA VUOL DIRE Natale per te,

dipende da COSA VUOI.

SEMPRE. (Sempre sempre!).

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TANTO ORMAI è NATALE

PERCHÈ METTERSI A DIETA PRIMA DI NATALE?

Manca circa 1 mese a Natale.

Sì lo so, un poco di più.

Ma se decidi di iniziare un percorso nutrizionale mica succede dall’oggi al domani.

 

Quindi consideriamo che “manca un mese”.

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E uno pensa: vabbè, ORMAI!

Tanto poi ti sfondi di cibo, il cenone della vigilia, il pranzo di Natale, gli avanzi a Santo Stefano. E poi il 31, e il primo dell’anno con i parenti e le tagliatelle della nonna.

Sorbetto, Pandori, Panettoni, Crema chantilly.. che dovevano sostituire la colazione GIUSTO PER SMALTIRLI, e diventano post pranzo, merenda e la fettina dopo cena, di solito mescolati ad altri budini e creme di cioccolato, così da trasformarli in nuovi dolci!

Vino, Spumante, Cocktail, amari e digestivi. Alè.

Vorrai mica non festeggiare a Capodanno? Porta male!

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E la cesta di Natale, i vari cioccolatini (non so se hai messo piede dentro ad un Prix qualunque in questo periodo, non so, sembra ci sia stata un invasione della produzione dolciaria, pare una gara a chi riesce a ricoprire la cosa più assurda con del cioccolato!!) e la frutta secca, come se non si avesse assunto già abbastanza calorie durante il pasto, bisogna finire con 2-3 noci, che FANNO BENE.

Quindi sono proprio d’accordo: tanto vale, ORMAI MEGLIO METTERSI DOPO LE FESTE!

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Quali?

Natale, Capodanno o la Befana?

Carnevale, Pasqua o il compleanno del cugino di terzo grado?

Dopo che è passato Maggio, che si inizia ad uscire più spesso la sera e si beve una cosa in più; dopo che sono finite le Sagre paesane, dove si mangia quella cosa tipica che è la morte sua; o dopo le vacanze estive?

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E allora, se vi piacciono i numeri, ve le do io 7 BUONE RAGIONI per cui è una cosa SMART, ovvero “furba&intelligente”, iniziare a prendersi cura della propria forma fisica non dopo le feste, non domani, ma ADESSO.

  1. Per arrivare al pranzo di Natale con amici e parenti e sentirsi dire le 3 parole più ambite da chiunque: “ti vedo dimagrito”.faccia da complimento5871270480796231385..jpg
  2. Perchè a Capodanno potresti indossare quel tubino nero alla Audrey Hepburn che ti fa sentire come se i fuochi d’artificio partissero da te.   tubino audrey hepburn1407374877338522071..jpg
  3. Perchè anche se perdi un chilo in questo mese pre feste, e poi lo riprendi il 25 Dicembre, almeno il 2019 non inizia con un peso in più, che già magari devi ancora buttare giù quelli del Natale 2017.. chili di troppo jeans1346724270682113766..jpg
  4. Per contrastare i segni del tempo che passa. “è di nuovo Natale”-“come passa veloce il tempo, sembra gennaio l’altro ieri”.. eh sì, gli anni passano, il metabolismo rallenta. Sì e No. Sì, la biologia non risparmia nessuno, ma No, la colpa è al 90 % tua.img-20160625-wa00036576214435795952956.jpg
  5. Perchè ci sarà sempre una festa in arrivo, un compleanno, un collega che festeggia in ufficio, il momento preciclo durante il quale la Nutella ti salta addosso. Non è Natale a farti ingrassare, sono gli altri 365 giorni. Tanto vale iniziare, non perdere un altro giorno.
  6. Perchè le FOTO, anche se le odi, sono il mezzo meraviglioso che abbiamo per conservare i ricordi. E quando sarai vecchio adorerai guardare le foto, specialmente quelle delle feste, con tutti le persone care attorno, i bimbi che saranno più grandi di te, e i grandi che magari non ci saranno più. È ora di smetterla di non piacersi, ed evitare le foto, perchè un giorno non ti piacerà averle evitate.  famiglia addams3781383911985323258..jpg
  7. Perchè la verità è che non devi dimagrire per Natale o Capodanno, per ricevere il complimento, per poterti abbuffare a cuor leggero, per venire bene in foto o per metterti un abito stretto. (Certo, sono cose che fanno piacere, ma non è questo l’obbiettivo).

STARE BENE CON SE STESSI va ben oltre.

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Ha a che fare con la luce nei tuoi occhi, con l’energia che emani, con la tua voglia di vivere e di lottare, di condividere emozioni e di buttarti in nuove sfide.

Ha a che fare con il tuo UMORE e il tuo rapporto con gli altri.

Con la tua soddisfazione personale, sul lavoro, nelle amicizie, in famiglia e in intimità.

Ha a che fare con la tua vita, e come hai deciso di viverla.

E credo che PER VIVERE APPIENO LA PROPRIA VITA non serva un elenco di 7 buone ragioni, NE BASTA UNA.

LA TUA.

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Le proprietà NON NUTRITIVE della verza

Stavo tagliando una verza, e la stavo preparando per metterla su in padella, così normalissima:  verza, acqua, sale, aglio e poco olio.

Mentre la tagliavo mi sono assaporata il rumore delle sue foglie croccanti spezzate dalla lama del coltello, i pezzettini che rimbalzavano e si allontanavano dal paniere, e la libertà di tagliarla “alla carlona” tanto poi stufandosi perde la sua forma, e nessuno mi può criticare perché non sono precisa mentre cucino.

Avrei potuto prendere una bella foto di questo ortaggio, sembra un fiore e davvero è una gioia per gli occhi, ma ho preferito scattare questa foto, che più originale di così non si può.

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Dai, di foto bellissime ne potete davvero trovare ovunque!!! Ma non è questo il punto.

La mia cucina, la mia padella, la mia verza.

Questa è la genuinità, la verità, la semplicità delle cose.

Sì perché le cose a volte sono più semplici di quanto crediamo, o vogliamo farci credere.

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E insomma, tagliando la mia verza, da brava nutrizionista penso alle proprietà nutritive della verza.

Questo elenco inizia e finisce con -fibre-, perché subito la mia mente torna indietro nel tempo, quando mia mamma cercava di propinarmi la verza, una volta con le buone, una volta con le cattive. Con la pancetta dentro, per renderla più buona, oppure con la promessa di una ricompensa (di solito pane e nutella) se le avessi mangiate.

O, fino allo sfinimento, ripresentandomele sul piatto di tanto in tanto.

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Ricordo le mie smorfie di bambina, il tapparmi il naso, il giurare mano sul cuore che mai e poi mai avrei mangiato le verze in vita mia!!

Se mi avessero detto che qualche anno dopo le avrei mangiate, e di gran gusto, starei ancora ridendo.

Ancor di più ora, che vivendo da sola ho deciso di comprarmela questa verza, e non vedevo l’ora di prepararla, e probabilmente sarà il mio contorno per i prossimi tre giorni.

E il suo profumo che invade la casa mi ricorda la mia famiglia, le cene in inverno, la gara per occupare il posto davanti alla stufa a legna,  per scaldarsi il sedere e le mani con il suo fuoco.

Le chiacchiere a cena, il telegiornale, i volti stanchi.

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E allora penso alle proprietà di questa verza: mi ricorda che le cose cambiano, eccome.

La verza è una di quelle cose che dici “mai e poi mai”, e poi la vita ti porta a cambiare idea, cambiare prospettiva, cambiare abitudini.

E cavoli, quanto è bello cambiare.

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L’unica costante dell’universo è il cambiamento” recita Fritz Perls.

Che non so chi sia, ma di certo non ci vuole un genio per dirlo.

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Eppure quante volte abbiamo paura del cambiamento, restiamo intrappolati nella comfort zone, cioè nelle cose, nel lavoro, nelle relazioni della nostra vita che ci fanno sentire al sicuro, anche se magari va tutto da schifo, preferiamo sapere in che schifo dobbiamo nuotare ogni giorno, piuttosto che affrontare l’ignoto.

Oppure siamo convinti che chi cambia idea sia poco coerente, un vigliacco, una “bandierola”.

“ La misura dell’intelligenza è data dalla capacità di cambiare, quando è necessario”   diceva Einstein.

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È da saggi rivalutare spesso le proprie idee, mettere in discussione le proprie convinzioni e i propri credo, specialmente se ci rendiamo conto che possono essere obsolete e limitanti.

O semplicemente se abbiamo voglia di farlo, perché può essere che restiamo della stessa idea, ma siamo più consapevoli della sua veridicità, almeno per  noi.

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Ecco, per me la verza ha questa proprietà: ricordarmi che il cambiamento è crescita, che nella vita “mai dire mai”, e che spesso è proprio da quelle situazioni che ci mettono in crisi che possiamo ricavarne qualcosa di prezioso.

E ora penso che la casa puzzerà di verza per 3 giorni.

Poco male. Aprirò le finestre.

E i miei vestiti, e i miei capelli appena lavati sapranno di verza.

Poco male.

A chi se ne lamenterà, racconterò le sue proprietà non nutritive.

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La bilancia dei pensieri

E se fossero i pensieri a far ingrassare?

Un giorno mi posi questa domanda, perché spesso sentivo frasi come “..il commento dei miei parenti è pesante!” o “..lo sguardo delle persone per strada pesa come un macigno”.

Ed è vero.

Creano quel circolo vizioso per cui si decide di rimanere chiusi in casa, ci si sente giù, soli e si iniziano a macinare pensieri del tipo:

“ Non sono all’altezza dei miei amici..”

“ Chissà cosa dice la gente di me..”

“ La società impone un modello che non raggiungerò mai, non andrò mai bene..”

“ La mia famiglia si vergogna di me..”

“ Faccio schifo, non cambierò mai..”

.. e così via, e il senso di frustrazione cresce in modo esponenziale, man mano che i pensieri si rincorrono, nel nostro inconscio, come un fiume in piena.

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E la frustrazione si sa, non va d’accordo con le diete! Si cerca cibo consolatorio, con la scusa “.. tanto, cosa cambia? Faccio schifo comunque, tanto vale che almeno mi godo il cibo..”

E allora a fare ingrassare sono proprio i pensieri!!! Quelli sbagliati però..

E se ci fossero pensieri, dei pensieri GIUSTI, che fanno dimagrire?

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Così ripensai a quelle frasi che quando le senti ti arrivano dentro, sciolgono muri, rompono argini, accendono luci e senti quasi un campanello suonare.

Ti fanno riflettere e magari vedere un’alternativa, ti fanno porre una domanda: “e se invece potessi farcela?” “e se provassi a cambiare qualcosa?”..

E da lì succedono cose che neanche immaginavi! E fai scelte che prima nemmeno avevi ipotizzato.

E ti dicono: sei cambiato da un momento all’altro? Dalla mattina alla sera stravolgi la tua vita? Cosa ti avrà mai fatto cambiare idea, all’improvviso?

E tu rispondi sì, è stato un attimo. Una parola, una frase, una convinzione, un sorriso, la sensazione che qualcosa o qualcuno volesse parlare proprio a te e dirti ciò di cui avevi bisogno.

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Dunque siamo d’accordo: i pensieri che fai generano emozioni. Se penso che non cambierò mai, mi sento un fallito. Le emozioni generano azioni: se mi sento un fallito sarò demotivato, e di sicuro non mi viene voglia di farmi una passeggiata.

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Ma se invece penso di essere una persona coraggiosa, mi sento pieno di energia e ottimismo. Questa emozione mi spinge ad avere fiducia in me e nelle cose, e quindi se mi propongono di partecipare ad una marcia, mi lancio e accetto, e perlomeno ci provo. Che vada bene o male non importa, perché io rinforzo il mio pensiero: anche se va male sono stato coraggioso. Andrà meglio la prossima volta, ma intanto io sono fiero di me.

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Cosa c’entra tutto questo con una Nutrizionista?

Io credo che per dimagrire o ritrovare il proprio benessere serva essere felici, e  per essere felici bisogna essere soddisfatti della propria vita e sistemare ciò che non va, e alle volte per capire ciò che non va bisogna iniziare a pensare alle cose in un ottica nuova.

Allora sì, i pensieri fanno dimagrire.

Quelli giusti.

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Nel mio studio c’è lei: LA BILANCIA DEI PENSIERI.

Ogni mio paziente, al primo incontro o quando sento che ne ha bisogno, pesca il suo pensiero, quello che il Karma (o chi per lui) ha deciso di assegnargli quel giorno, in quel particolare momento della vita, per fargli fare un salto di qualità nei suoi pensieri.

Perché?

Perché per dimagrire non bisogna pesare il cibo,

bisogna pesare i pensieri.  ❤

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Allergia ai POLLINI e ALIMENTAZIONE

A chi odia l’arrivo della primavera, perchè fa rima con ALLERGIA;

a chi passa la maggior parte del tempo in questo periodo a starnutire e soffiarsi il naso;

a chi all’idea di una passeggiata in mezzo alla natura pensa subito a quale antistaminico da cavallo prendere..

MI DISPIACE: ho brutte notizie.

Perché se è vero che l’alimentazione può contribuire in parte ad aggravare i sintomi delle allergie da pollini, è altrettanto vero che per alleviarli dovreste evitare di consumare praticamente tutti gli alimenti, specialmente per le graminacee!

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L’allergia ai pollini ha andamento tipicamente stagionale. Si manifesta solo in un determinato periodo dell’anno, quello cioè corrispondente alla fioritura della pianta a cui il polline appartiene. Il caso più frequente è quello dell’allergia alle graminacee (erbe la cui fioritura avviene nel periodo da fine aprile a fine settembre) ma negli ultimi tempi si è assistito ad un progressivo aumento delle allergie ai pollini di altre specie vegetali. È il caso di alberi cosiddetti “a fioritura precoce” (da gennaio a marzo), come betulla, nocciolo, ma anche di altre piante, come l’ambrosia e il carpino.

Quello che succede prende il nome di CROSS REAZIONE:  in molti alimenti sono presenti molecole simili a quelle presenti nei pollini, che vengono riconosciute dal sistema immunitario anche per ingestione innescando così la reazione. Si tratta a tutti gli effetti di allergia alimentare, nella maggior parte dei casi limitata alla Sindrome Orale Allergica (prurito al palato, gonfiore alle labbra, edema della glottide) che non si presenta negli altri periodi dell’anno.

Dal momento che non tutte le persone allergiche ai pollini hanno necessariamente una allergia crociata agli alimenti e dal momento che non tutti gli alimenti elencati possono dare allergie nella singola persona è opportuno che sia il medico ad indicare caso per caso quale dieta seguire, allo scopo di limitare il rischio di squilibri nutrizionali.

Di seguito trovate gli alimenti che, se consumati in quantità e frequenze eccessive durante la fioritura delle piante, possono generare una reazione incrociata.

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  • Mela, pera, banana, nespola, pesca, ciliegia, albicocca, prugna, kiwi, lampone, fragola, litchi
  • Carota, sedano, finocchio
  • Prezzemolo
  • Nocciola, noce, arachide, mandorla
  • Pepe verde

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Composite

  • Cicoria, prezzemolo
  • Sedano, carota, finocchio, lattuga, zucca
  • Tarassaco, dragoncello
  • Camomilla
  • Banana, anguria, mela, melone
  • Castagne
  • Arachide, noce, nocciola, pistacchio
  • Olio di girasole
  • Margarine
  • Miele (di girasole e di tarassaco)

Parietaria

  • Pisello, fagiolo
  • Arachide, pistacchio
  • Soia
  • Gelso
  • Melone, kiwi, ciliegia
  • Patata
  • Basilico, ortica

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Graminacee

  • Sedano
  • Orzo, avena, mais, riso, segale, frumento
  • Kiwi, anguria, pesca, prugna, agrumi, melone, albicocca, ciliegia
  • Pomodoro, bietole
  • Mandorla, arachide

Assenzio e Ambrosia

  • Sedano, carote
  • Melone, anguria, banana

Purtroppo non c’è una regola fissa e uguale per tutti, quindi non vi resta che tentare una dieta di esclusione o semplicemente provate a fare attenzione alla vostra dieta durante questo periodo, meraviglioso per chi non soffre di allergia, ma decisamente antipatico per voi.

AVETE TUTTA LA MIA SOLIDARIETÀ.

 

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LE NUOVE “DIETE” SOCIAL : beveroni, pastiglie, barrette proteiche.. FUNZIONANO?

Troppe volte, in qualità di nutrizionista, mi viene chiesto se funzionano, se mantengono quelle promesse da capogiro. E sempre più spesso siamo tormentati da messaggi o post sui social, dove ragazze (con la terza media o se va bene con un semplice diploma) si improvvisano Wellness Coach o Consulenti Nutrizionali, e ti propongono un programma miracoloso, che è sempre NATURALE, sempre SANO ed EQUILIBRATO.

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Domanda n.1: Funzionano?

Sì, all’inizio.

Ma per forza!! Quando paghi magari 300 euro per dieci giorni, è OVVIO che stai attento alle regole, se hai un minimo di sale in zucca ti rode buttare via i soldi.

E così vedi i risultati all’inizio, e sei invogliato a continuare, almeno per un po’.

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Sì, perchè alla base c’è un processo biochimico che si chiama chetogenesi.

Per farla molto semplice: quando tu mangi pesce o pollo, o in questo caso proteine in polvere, beveroni e barrette, il tuo corpo per prima cosa deve ricavarne zucchero. Perché è di zucchero che ha bisogno il corpo, non di proteine. Specie se sei anche una persona sedentaria, e l’unico sport che vedi è quello alla tv. Durante le Olimpiadi. Ogni 4 anni.

Per trasformare le proteine in glucosio il metabolismo brucia molte calorie, in pratica dimagrisci per digerire. Ma allo stesso tempo il corpo produce due scarti pericolosi:

  • L’AZOTO, elemento tossico per l’organismo, che va al fegato e diventa ammoniaca, facendoti puzzare l’alito e il sudore come un vecchietto con il pannolone. L’ammoniaca va ai reni e diventa urea, che viene espulsa attraverso l’urina. Quindi stai affaticando fegato e reni come se fossi un alcolizzato, e se nel frattempo bevi anche poca acqua, l’azoto si accumula dandoti stanchezza, irritabilità, problemi digestivi, problemi cutanei, mal di testa.. ecc.
  • L’altro scarto è dato da molecole che si chiamano ROS: Specie Reattive dell’Ossigeno, ovvero composti che contengono un elettrone spaiato, cioè hanno una gran voglia di combinarsi con qualcos’altro. E lo fanno. E scelgono il tuo DNA. Creando mutazioni, che se ripetute e supportate da tanta tanta tanta sfortuna, generano tumori. Sì, hai capito bene.

Ma non subito, solo dopo un po’. All’inizio di queste diete ti senti energico, pieno di vita. È come se viaggiassi a 90 km all’ora, invece che ai 50 Km/h. Si chiama adrenalina.

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Sì, funzionano anche le pastiglie.  Bruciagrassi. Drenanti, Detossificanti. Depuranti. Attivanti. Anticellulite. O qualunque altra cosa ti abbiano venduto.

Funzionano perché ti fanno bere di più, ed è l’acqua che ha funzionato, non la pastiglia.

Funzionano perché se tu appena alzato, o prima di mangiare, o dopo mangiato, prendi una pillola che ti ricorda che sei a dieta, e ci hai speso pure soldi, stai più attento a non strafogarti di biscotti o pane, ed eviti di andare in cerca del dolce a fine pasto.

Potresti anche mangiarti una caramella alla menta con scritto sopra “ricordati che sei a dieta”. Funzionerebbe uguale.

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Sì, in parte catturano i grassi.

Non li bruciano. L’unica cosa che “brucia” i grassi è l’attività fisica. Intensa, fatta bene, ripetuta, dopo almeno 20 minuti che ti sei avviato, e non è neppure certo, perché magari fosse così semplice!

Li catturano perché gli eccipienti delle pastiglie sono perlopiù composti da fibre, che se ci bevi dietro si gonfiano e danno un senso di sazietà nello stomaco. E poi danno peso alle feci, quindi ti fanno scaricare ed avere la pancia più piatta. E sono come una rete che intrappola qualche grasso che non viene assorbito dall’intestino, e quindi diciamo “passa inosservato”.

Qualche. Tipo un cinquantesimo dei grassi assunti. Non tutto il vassoio di frittelle.

Sì, è come mangiare insalata. Quanto costa l’insalata al chilo?

Sì funzionano, perché ti dicono che vanno presi in relazione ad una dieta equilibrata e ti danno qualche dritta alimentare. Ti dicono che va fatto del movimento. E in questo non c’è niente di sbagliato.

E quindi sì, queste diete funzionano per  quella percentuale di persone che in quel momento storico della loro esistenza avevano deciso di prendere in mano la propria vita, di dedicarsi a se stesse. E avevano solo bisogno di fare presto, di vedere i risultati subito, per convincersi che lo sforzo sarebbe stato ripagato, e il cambiamento avrebbe portato dei benefici che mancavano da tempo.

E poi c’è la questione del personal coach, di potersi appoggiare a qualcuno emotivamente parlando, e magari c’è pure un gruppo facebook o wa di sostegno, e quindi non ci si sente mai soli.

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Domanda n.2: si mantengono i risultati raggiunti?

Sì, a volte.

I pochissimi sì sono di quelle persone che nel frattempo si sono documentate sulle reali fondamenta della nutrizione. Sono quelle persone che grazie alla perdita di peso hanno acquisito fiducia e autostima, e hanno cambiato lavoro, o compagno nella vita, o mollato amicizie pressanti o tirato fuori il coraggio di dire la loro. E allora è sparita la causa del loro mangiare in modo disfunzionale: stanno bene con se stesse. Sicuramente meglio di prima.

La stragrande maggioranza però, recupera il peso, spesso con gli interessi.

Si stancano di dipendere, economicamente e psicologicamente, da qualcosa di esterno. Di conseguenza, se va bene, continuano a mantenere un regime alimentare sano ed equilibrato, ma con gli alimenti di tutti i giorni. E iniziano ad ingrassare. Sì perché il metabolismo nel frattempo è rallentato, ed è pure incazzato perché l’hai fatto lavorare un sacco per niente. Vedersi ingrassare provoca un grande senso di frustrazione, specie dopo aver provato l’ebbrezza di piacersi allo specchio o di comprare una taglia in meno, ed ora pian piano il sogno svanisce. Per non parlare delle persone che ti chiedono come mai, che si erano abituate a vederti più magro, i “te l’avevo detto” e quelli che gongolano per il tuo insuccesso. E tu, per consolazione, mangi. E ingrassi. E mangi. E continui ad ingrassare. E continui a mangiare.

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Perché con il cibo infondo mica hai raggiunto un bel rapporto. Perché prima bastava sostituirlo con una barretta o una bevanda al cioccolato, era facile.

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Perché nessuno si è occupato di chiederti che cosa volevi sul serio attraverso quel dimagrimento. Cosa desideravi dietro quella barretta, quel beverone, quella pastiglia.

Domanda n.3: fanno male?

Sì. Sì. Sì. Triplamente.

Al tuo portafoglio.

Al tuo organismo.

Alla tua autostima.

Credo di non dover spiegare perché.

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E allora è arrivato il momento dei NO..

È una scelta NATURALE?

No. Perché nel mio orto non crescono succhi proteici, e dagli alberi da frutto non cadono pillole magiche.

È una scelta SANA?

No. Sano è quando biologicamente apporta salute e benessere, ovvero previene le malattie. Con queste diete, scientificamente parlando, ci sono tutti i presupposti per provocarle, le malattie.

È una scelta EQUILIBRATA?

No. Equilibrio è avere davanti il sacchetto di biscotti e prenderne 2 se ti va, e rimetterlo nella credenza.

Equilibrio è quando riesco a mantenere (magari chilo più o chilo meno) l’obbiettivo che ho raggiunto, non continuare a fare su e giù, come uno yo-yo.

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Detto questo…

Sicuramente appoggiarsi  a queste “diete” è una scorciatoia, un appiglio, un’ancora.

E cercare fuori una soluzione che deve venire da dentro.

Ma non tutti sono pronti a guardarsi dentro, tirare fuori lo schifo, e da lì ricominciare.

Ci sta, l’abbiamo fatto tutti, io per prima.

Prendiamo una scorciatoia per poi perderci, perdere tempo ed energie, e infangarci e ritornare a casa più stanchi e infreddoliti di prima.

Ma ci sta.

A volte bisogna perdersi per ritrovarsi.

ALICE

 

 

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Cosa pensi del biologico?

Come biologa, e ancor più come nutrizionista,  spesso mi viene rivolta questa domanda. Cosa ne penso io è un discorso lungo, magari ve lo scrivo un’altra volta.

Intanto urge chiarezza su cos’è l’agricoltura biologica. E l’allevamento biologico.

In agricoltura biologica non si utilizzano sostanze chimiche di sintesi (concimi, diserbanti, anticrittogamici, insetticidi e pesticidi). Alla difesa delle colture si provvede innanzitutto in via preventiva , selezionando specie rustiche e resistenti alla malattia, e intervenendo con tecniche di coltivazione appropriate: la rotazione delle colture, la piantumazione di siepi ed alberi (che danno ospitalità a predatori naturali dei parassiti), la consociazione (coltivando in parallelo piante sgradite l’una ai parassiti dell’altra). I fertilizzanti sono naturali, il buon letame scartato dagli allevamenti diviene fonte di sostanze nutrienti per il terreno, insieme ad altre sostanze organiche compostate o sostanze naturali vegetali, animali o minerali. Il fine ultimo del biologico è quindi la salvaguardia dell’ambiente, dell’ecosistema. Non la bontà del prodotto finale o la salute del consumatore. Sapevatelo.

Nell’allevamento biologico invece la primaria importanza è garantire all’animale una vita dignitosa. Prendiamo le galline per fare un’esempio. Nell’ Unione Europea lo spazio a disposizione di una gallina ovaiola è di ca 450 cm quadrati. In un foglio da fotocopie ce ne sono 620. Pertanto nello spazio di un foglio protocollo, con la benedizione europea, passano l’intera vita tre galline. Con l’avvento del biologico sono state stillate varie leggi, fra cui: uno spazio maggiore, il divieto di tagliare il becco, bruciare i tendini delle ali, mettere un paraocchi per non distrarre dall’unica cosa che devono fare, mangiare; è vietato l’uso di sostanze che favoriscano l’appetito o la crescita oltre la naturale concezione. è vietata l’alimentazione contro volontà (un cinque ai francesi e al loro foie gras) e i mangimi devono provenire da agricoltura biologica, di cui sopra. La tutela della salute degli animali si basa sulla prevenzione, su condizioni di allevamento che garantiscono un’elevata resistenza alle malattie e con un’alimentazione equilibrata secondo i fabbisogni.

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Eventuali parassiti che possono sfuggire al controllo diciamo “naturale” durante la produzione (dal momento che alcune sostanze sintetiche erano nate per abbatterli, anche se poi sono state abusate) sono rimandati al tuo sistema immunitario. E spero che tu stia facendo una vita altrettanto dignitosa, con lo spazio giusto per te, con le giuste ore di sonno, senza sostanze farmaceutiche che alterino i tuoi naturali meccanismi fisiologici, mangiando bene e secondo i tuoi reali fabbisogni, così da stimolare le tue difese naturali.

Ma ci si può fidare? Ni. L’agricoltura e l’allevamento biologico, a differenza di quelli convenzionali, non si basano su dichiarazioni dell’azienda ma su un Sistema di Controllo Uniforme stabilito da appositi regolamenti. La legge prevede che l’organismo di controllo sia indipendente e non schierato “dalla parte dei produttori”. Secondo voi, c’era bisogno di scriverlo? é come quando nei bagni delle donne scrivono “non gettare gli assorbenti nel wc” e ti chiedi perché, e la risposta è che ignoranza e delinquenza sono parte di questo mondo. Quindi sì, fidatevi di chi potete guardare negli occhi, o di aziende con un grande nome (perché non potrebbero mettere a rischio un impero se venissero scoperti), meno di chi si improvvisa “biologico” o sottomarche dalla dubbia provenienza. E amen, non lo saprai mai con certezza.

Fidati di una mela ammaccata.

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