Sì, questa SONO IO.
La prima foto è stata scattata il 25 Ottobre 2018, la seconda sabato 20 Aprile 2019. Sono passati solo 6 mesi.
Sei mesi in cui sono successe tantissime cose, soprattutto dentro di me.
Le poche, pochissime persone che mi conoscono nel profondo sanno che tra Settembre e Ottobre 2018 ho avuto un momento di difficoltà, durante il quale mi sentivo persa, non sapevo bene chi ero e dove ero diretta. Avevo smesso di sognare, smesso di credere in me. Sì, nonostante il mio carattere sempre combattivo e la mia energia che sembra inesauribile.
(I momenti difficili sono quelli che ti aiutano a capire dove sei arrivato e dove vuoi andare)
E anch’io, come tutti, nei momenti di tristezza, mi lascio andare dal punto di vista fisico. Mi consolo con il cibo, perchè sono una golosona, perchè il cibo è palliativo, perchè cercare rifugio nel cibo è normale, è biologico, neuro-biologico.
(Trovare consolazione nel cibo è normale)
Ma poi, ad un certo punto guardandomi allo specchio, ma soprattutto guardandomi dentro, ho realizzato e ammesso a me stessa che ero insoddisfatta.
(Diventare consapevoli che non si sta bene è il primo passo)
E la cosa più intelligente che io abbia fatto in quel momento è stato chiedere aiuto.
(Chiedere aiuto è il secondo)
Di certo sapere cosa si deve mangiare, cosa è giusto e cosa è sbagliato, non basta. Non potrei esserne un esempio migliore!!
(Sapere cosa è giusto mangiare non basta)
Anche fare movimento può non bastare! Io sono un’istruttrice di fitness dall’età di 18 anni, mi piace correre e di certo so fare alcuni esercizi di tonificazione, o almeno pensavo di farli in modo corretto. Facevo l’insegnante di aerobica-step 2 ore a settimana, ma evidentemente non bastava. O meglio, non lo stavo facendo nel modo giusto, o con l’intensità giusta.
Mi sono affidata ad un professionista, Giulio Bissaro (che trovate a Vo’, ha un suo studio di Personal Trainer “Best4You”) e attraverso le sue lezioni di personal, il suo credere in me, il suo spronarmi sempre oltre i miei limiti, ho raggiunto risultati che nemmeno immaginavo. Non solo estetici, soprattutto di resistenza e potenza.
(Fare attività fisica può non bastare se non stai facendo la cosa giusta)
Quante volte sfogavo con lui le tensioni e le preoccupazioni, quante altre arrivavo scarica e lui con una battuta mi strappava un sorriso e andava subito meglio. Prendermi quell’ora a settimana per me è stata medicina. Cambiare veste, da istruttrice ad allieva. Sentire che non dovevo avere tutto sotto controllo, ma c’era qualcun’altro che si occupava di me. Staccare la spina e parlare dei miei sogni. Sentire che stavo facendo qualcosa per me, solo per me.
(Bisogna dedicarsi del tempo, anche poco, ma di qualità, dove ci si sente bene)
MI sono allenata, ci ho dato dentro, non mi sono raccontata scuse.
(Non basta capire cosa si vuole, bisogna agire!)
Avevo un obbiettivo bene preciso: di certo non prepararmi per la prova costume, nè dimostrare qualcosa a qualcuno.
Volevo vivere uno dei miei valori più alti: la COERENZA.
Volevo sentirmi bene nel mio corpo, per essere il meglio di me, per aiutare altre persone a stare bene con se stesse, volevo la mia autostima al massimo perchè già ci pensa la vita a metterti i bastoni fra le ruote.
(è importante capire qual è il tuo obbiettivo, ma ancora di più il suo significato profondo)
Ho fatto sacrifici, ma senza fare mai una rinuncia. Ho fatto molte SCELTE, per il mio benessere. Adoro i dolci, un pezzetto di cioccolato al giorno non me lo faccio mai mancare. Esco a cena almeno una volta a settimana, una pizza a settimana, e lo spritz per me è un sentimento.
(L’atteggiamento che hai nelle cose di ogni giorno ti porta davvero lontano, Volersi Bene è uno stile di vita)
Inoltre una cosa importante da dire è che in questi 6 mesi, in queste 2 foto, il peso è sempre lo stesso. Sono 1 metro e 48 ( Sì, e ne vado fiera!) per 57 kg circa. E il mio BMI è 26: ovvero SOVRAPPESO. In entrambe le foto. Quindi il peso non dice nulla di una persona!!
E infine vorrei dire che forse da vestita, tra Ottobre ad Aprile, da fuori, non si vede una gran differenza. Quindi non si sa mai cosa c’è sotto ad un vestito, ma se hai un occhio attento puoi capire cosa c’è sotto ad un sorriso.
Volersi Bene è un cammino: ci sono momenti in cui si va via lisci e veloci, altri pezzi sono in salita e ci sono difficoltà inaspettate. E poi ci sono grandi curve, momenti in cui ci sentiamo così lontani dalla meta.
L’importante è continuare a camminare.
