Troppe volte, in qualità di nutrizionista, mi viene chiesto se funzionano, se mantengono quelle promesse da capogiro. E sempre più spesso siamo tormentati da messaggi o post sui social, dove ragazze (con la terza media o se va bene con un semplice diploma) si improvvisano Wellness Coach o Consulenti Nutrizionali, e ti propongono un programma miracoloso, che è sempre NATURALE, sempre SANO ed EQUILIBRATO.
Domanda n.1: Funzionano?
Sì, all’inizio.
Ma per forza!! Quando paghi magari 300 euro per dieci giorni, è OVVIO che stai attento alle regole, se hai un minimo di sale in zucca ti rode buttare via i soldi.
E così vedi i risultati all’inizio, e sei invogliato a continuare, almeno per un po’.
Sì, perchè alla base c’è un processo biochimico che si chiama chetogenesi.
Per farla molto semplice: quando tu mangi pesce o pollo, o in questo caso proteine in polvere, beveroni e barrette, il tuo corpo per prima cosa deve ricavarne zucchero. Perché è di zucchero che ha bisogno il corpo, non di proteine. Specie se sei anche una persona sedentaria, e l’unico sport che vedi è quello alla tv. Durante le Olimpiadi. Ogni 4 anni.
Per trasformare le proteine in glucosio il metabolismo brucia molte calorie, in pratica dimagrisci per digerire. Ma allo stesso tempo il corpo produce due scarti pericolosi:
- L’AZOTO, elemento tossico per l’organismo, che va al fegato e diventa ammoniaca, facendoti puzzare l’alito e il sudore come un vecchietto con il pannolone. L’ammoniaca va ai reni e diventa urea, che viene espulsa attraverso l’urina. Quindi stai affaticando fegato e reni come se fossi un alcolizzato, e se nel frattempo bevi anche poca acqua, l’azoto si accumula dandoti stanchezza, irritabilità, problemi digestivi, problemi cutanei, mal di testa.. ecc.
- L’altro scarto è dato da molecole che si chiamano ROS: Specie Reattive dell’Ossigeno, ovvero composti che contengono un elettrone spaiato, cioè hanno una gran voglia di combinarsi con qualcos’altro. E lo fanno. E scelgono il tuo DNA. Creando mutazioni, che se ripetute e supportate da tanta tanta tanta sfortuna, generano tumori. Sì, hai capito bene.
Ma non subito, solo dopo un po’. All’inizio di queste diete ti senti energico, pieno di vita. È come se viaggiassi a 90 km all’ora, invece che ai 50 Km/h. Si chiama adrenalina.
Sì, funzionano anche le pastiglie. Bruciagrassi. Drenanti, Detossificanti. Depuranti. Attivanti. Anticellulite. O qualunque altra cosa ti abbiano venduto.
Funzionano perché ti fanno bere di più, ed è l’acqua che ha funzionato, non la pastiglia.
Funzionano perché se tu appena alzato, o prima di mangiare, o dopo mangiato, prendi una pillola che ti ricorda che sei a dieta, e ci hai speso pure soldi, stai più attento a non strafogarti di biscotti o pane, ed eviti di andare in cerca del dolce a fine pasto.
Potresti anche mangiarti una caramella alla menta con scritto sopra “ricordati che sei a dieta”. Funzionerebbe uguale.
Sì, in parte catturano i grassi.
Non li bruciano. L’unica cosa che “brucia” i grassi è l’attività fisica. Intensa, fatta bene, ripetuta, dopo almeno 20 minuti che ti sei avviato, e non è neppure certo, perché magari fosse così semplice!
Li catturano perché gli eccipienti delle pastiglie sono perlopiù composti da fibre, che se ci bevi dietro si gonfiano e danno un senso di sazietà nello stomaco. E poi danno peso alle feci, quindi ti fanno scaricare ed avere la pancia più piatta. E sono come una rete che intrappola qualche grasso che non viene assorbito dall’intestino, e quindi diciamo “passa inosservato”.
Qualche. Tipo un cinquantesimo dei grassi assunti. Non tutto il vassoio di frittelle.
Sì, è come mangiare insalata. Quanto costa l’insalata al chilo?
Sì funzionano, perché ti dicono che vanno presi in relazione ad una dieta equilibrata e ti danno qualche dritta alimentare. Ti dicono che va fatto del movimento. E in questo non c’è niente di sbagliato.
E quindi sì, queste diete funzionano per quella percentuale di persone che in quel momento storico della loro esistenza avevano deciso di prendere in mano la propria vita, di dedicarsi a se stesse. E avevano solo bisogno di fare presto, di vedere i risultati subito, per convincersi che lo sforzo sarebbe stato ripagato, e il cambiamento avrebbe portato dei benefici che mancavano da tempo.
E poi c’è la questione del personal coach, di potersi appoggiare a qualcuno emotivamente parlando, e magari c’è pure un gruppo facebook o wa di sostegno, e quindi non ci si sente mai soli.
Domanda n.2: si mantengono i risultati raggiunti?
Sì, a volte.
I pochissimi sì sono di quelle persone che nel frattempo si sono documentate sulle reali fondamenta della nutrizione. Sono quelle persone che grazie alla perdita di peso hanno acquisito fiducia e autostima, e hanno cambiato lavoro, o compagno nella vita, o mollato amicizie pressanti o tirato fuori il coraggio di dire la loro. E allora è sparita la causa del loro mangiare in modo disfunzionale: stanno bene con se stesse. Sicuramente meglio di prima.
La stragrande maggioranza però, recupera il peso, spesso con gli interessi.
Si stancano di dipendere, economicamente e psicologicamente, da qualcosa di esterno. Di conseguenza, se va bene, continuano a mantenere un regime alimentare sano ed equilibrato, ma con gli alimenti di tutti i giorni. E iniziano ad ingrassare. Sì perché il metabolismo nel frattempo è rallentato, ed è pure incazzato perché l’hai fatto lavorare un sacco per niente. Vedersi ingrassare provoca un grande senso di frustrazione, specie dopo aver provato l’ebbrezza di piacersi allo specchio o di comprare una taglia in meno, ed ora pian piano il sogno svanisce. Per non parlare delle persone che ti chiedono come mai, che si erano abituate a vederti più magro, i “te l’avevo detto” e quelli che gongolano per il tuo insuccesso. E tu, per consolazione, mangi. E ingrassi. E mangi. E continui ad ingrassare. E continui a mangiare.
Perché con il cibo infondo mica hai raggiunto un bel rapporto. Perché prima bastava sostituirlo con una barretta o una bevanda al cioccolato, era facile.
Perché nessuno si è occupato di chiederti che cosa volevi sul serio attraverso quel dimagrimento. Cosa desideravi dietro quella barretta, quel beverone, quella pastiglia.
Domanda n.3: fanno male?
Sì. Sì. Sì. Triplamente.
Al tuo portafoglio.
Al tuo organismo.
Alla tua autostima.
Credo di non dover spiegare perché.
E allora è arrivato il momento dei NO..
È una scelta NATURALE?
No. Perché nel mio orto non crescono succhi proteici, e dagli alberi da frutto non cadono pillole magiche.
È una scelta SANA?
No. Sano è quando biologicamente apporta salute e benessere, ovvero previene le malattie. Con queste diete, scientificamente parlando, ci sono tutti i presupposti per provocarle, le malattie.
È una scelta EQUILIBRATA?
No. Equilibrio è avere davanti il sacchetto di biscotti e prenderne 2 se ti va, e rimetterlo nella credenza.
Equilibrio è quando riesco a mantenere (magari chilo più o chilo meno) l’obbiettivo che ho raggiunto, non continuare a fare su e giù, come uno yo-yo.
Detto questo…
Sicuramente appoggiarsi a queste “diete” è una scorciatoia, un appiglio, un’ancora.
E cercare fuori una soluzione che deve venire da dentro.
Ma non tutti sono pronti a guardarsi dentro, tirare fuori lo schifo, e da lì ricominciare.
Ci sta, l’abbiamo fatto tutti, io per prima.
Prendiamo una scorciatoia per poi perderci, perdere tempo ed energie, e infangarci e ritornare a casa più stanchi e infreddoliti di prima.
Ma ci sta.
A volte bisogna perdersi per ritrovarsi.